Aprendo la porta del mio appartamento dopo due settimane di Grecia ho l'impressione di trovarmi in una camera d'albergo: un ambiente protetto, ma temporaneo. Vuoi che il rientro dalle vacanze porta con sè la sua dose di tristezza, vuoi che vivo qui da tre mesi, ma non riconoscevo come "mio" quel monolocale.
Ci hanno pensato il frigo vuoto e le bollette da pagare a ricordarmi che lì ci abito per davvero.
Bevendo una birra per alleviare il magone da rientro, riflettevo che non è solo casa mia che meriterebbe un approfondimento, ma tutto il Lussemburgo.
L'occasione è arrivata insieme alla necessità di andare a pagare in centro, durante una pausa pranzo, proprio quelle bollette che avevo trovato sul divano: non mi ricordavo dove abitavo, figurati il codice per fare i bonifici on line.
Sceso dall'autobus mi ha accolto la solita ramata d'acqua alla quale ho opposto il mio ombrello tascabile, ma questa non è una novità. La vera sorpresa è stata quella di trovare tutta quella gente a pranzare sotto tendoni scroscianti o in ristoranti e baretti che avevo sempre visto chiusi. La movida che non ti aspetti: negozi aperti, pieno così di persone, altro che insalatina recuperata in ufficio.
Anno (scolastico) nuovo, regole nuove:
Primo: andare a pranzo in piazza almeno una volta a settimana.
Secondo: iniziare a utilizzare le docce dell'ufficio per una corsa mattutina o una partitella a calcetto a mezzogiorno.
Terzo: finire si studiare il francese e iniziare col tedesco
Quarto: trovarsi una squadra di pallavolo o una palestra per arrampicare
Quinto: etc., etc., etc.,
Se rispetto i primi due punti son già felice.
Ci hanno pensato il frigo vuoto e le bollette da pagare a ricordarmi che lì ci abito per davvero.
Bevendo una birra per alleviare il magone da rientro, riflettevo che non è solo casa mia che meriterebbe un approfondimento, ma tutto il Lussemburgo.
L'occasione è arrivata insieme alla necessità di andare a pagare in centro, durante una pausa pranzo, proprio quelle bollette che avevo trovato sul divano: non mi ricordavo dove abitavo, figurati il codice per fare i bonifici on line.
Sceso dall'autobus mi ha accolto la solita ramata d'acqua alla quale ho opposto il mio ombrello tascabile, ma questa non è una novità. La vera sorpresa è stata quella di trovare tutta quella gente a pranzare sotto tendoni scroscianti o in ristoranti e baretti che avevo sempre visto chiusi. La movida che non ti aspetti: negozi aperti, pieno così di persone, altro che insalatina recuperata in ufficio.
Anno (scolastico) nuovo, regole nuove:
Primo: andare a pranzo in piazza almeno una volta a settimana.
Secondo: iniziare a utilizzare le docce dell'ufficio per una corsa mattutina o una partitella a calcetto a mezzogiorno.
Terzo: finire si studiare il francese e iniziare col tedesco
Quarto: trovarsi una squadra di pallavolo o una palestra per arrampicare
Quinto: etc., etc., etc.,
Se rispetto i primi due punti son già felice.
1 commento:
Mha... attendo il resoconto al 31 Ottobre, ma mi sembra un piano ambizioso!
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