martedì 26 luglio 2011

La regola dei fiori

Capita che a una cena qualche amico racconti una storia divertente, originale o che semplicemente faccia riflettere. Capita anche che qualche altro amico commenti: "Dani, potresti scriverla sul tuo blog."

Normalmente, pur apprezzando questo tipo di richieste devo far notare che per essere pubblicata su Italolussemburghese una storia deve avere a che fare, almeno lontanamente, con il Lussemburgo e nel 99,9% dei casi non c'è verso.

Ma le regole sono fatte per essere infrante e questa è l'occasione.

Lui la conosceva già, almeno di vista, ma fino al venerdì prima non ci aveva parlato molto. Poi quella sera l'ha incontrata in un baretto sul mare. Prima una birra poi un'altra poi forse l'estate e si è ritrovato a casa di lei. Non è che ci avesse veramente pensato che potesse finire così, ma la cosa non gli è dispiaciuta, anzi. Quando lei l'ha invitato a cena una settimana dopo ha quasi pensato che potesse nascere una storia e forse per questo è andato a comprare un mazzo di fiori. Gli sembrava una cosa carina, il giusto mix tra romanticismo e ironia tanto per impressionarla.

Lei sapeva già tutto di lui anche se non ci aveva quasi mai parlato. Quando le ha offerto da bere quella sera ha fatto un cenno alla sua migliore amica che si è allontanata con la scusa di andare in bagno. Due chiacchiere hanno confermato che era quasi simpatico come si diceva in giro. Poi lei ha detto di essere stanca e si è fatta accompagnare a casa. Dopo un'oretta che parlavano in macchina sotto il portone di lei e lui non ci provava, lei esasperata gli ha chiesto di salire a bere una cosa che il sonno le era passato.  Carino ma non bellissimo, simpatico, ma non brillante, rimandato a una cena la settimana successiva.

Poi lui si è presentato con un mazzo di fiori, lei l'ha preso senza quasi ringraziare pensando che una bottiglia di buon vino sarebbe stata di gran lunga meglio. Con la scusa di andare a prendere un vaso più grande ha scattato una foto e ha mandato un MMS alla sua amica: "Mi ha portato dei fiori....."

Lui due ore dopo si è ritrovato sulla via del ritorno chiedendosi dove aveva sbagliato, perché se era andato in bianco doveva aver sbagliato qualcosa.

Lei nel frattempo era al telefono con la sua migliore amica: "Capisci, mi ha portato dei fiori! I fiori sono come la prova del nove: te li deve portare la persona giusta al momento giusto. Altrimenti è patetico!"

Lui, ovviamente, ci è rimasto sotto.

Morale: qualunque cosa tu faccia potrà essere usata contro di te.

ps: potrebbe essere autobiografica, ma non lo è: dedicato a una persona cara!

1 commento:

serginocapino ha detto...

L ho già sentita questa storia... Alla stessa cena direi