domenica 19 giugno 2011

Il teletrasporto

Parlo con i miei amici più lontani via Skype, so sempre cosa fanno e dove sono tramite Facebook e quando proprio non ci incontra on line, beh c'è sempre la classica vecchia mail per tenersi aggiornati. Loro leggono i miei pensieri sul blog ed è come se non fossi mai partito.

E' facile non perdersi di vista, anzi ora che per necessità comunico in maniera multimediale alle volte mi sembra di sapere più cose su chi per un motivo o per l'altro non riuscivo a frequentare così spesso come avrei voluto.

E' ovvio che tra amici il vero piacere è stare insieme, trovarsi a chiacchierare di fronte a una birra e non con davanti lo schermo del computer, ma quando ti separano due aerei e qualche migliaio di chilometri bisogna accontentarsi di una chat.

Sul lavoro invece potrebbe essere tutto diverso. Riunioni al telefono, verbali via mail e quando proprio ci si deve vedere una webcam ad alta definizione. Niente più voli alle 6 del mattino, niente più code chilometriche in tangenziale, niente più pranzi a parlare di calcio soprattuto nell'anno in cui la Samp è andata in B.
E invece....c'è ancora bisogno di stringersi le mani, di guardarsi nelle palle degli occhi, di dare importanza a un fornitore o un cliente andandolo a trovare anche solo per un caffè.

Eccomi quindi costretto a viaggiare più spesso per incontrare possibili partner che per vedere amici anche se la logica suggerisce il contrario.

Niente da fare il mondo del lavoro (italiano??) non è ancora pronto per la rivoluzione multimediale, preferisce firme fatte con una Mont Blanc a quelle digitali, accordi sanciti da una stretta di mano piuttosto che da una mail, intese trovate al ristorante anziché studiate a tavolino nell'interesse comune.
E così fino a quando non inventeranno il teletrasporto mi dovrò abituare a sveglie all'alba, cene all'Autogrill e a parlare dei cugini Genoani che militano in serie A.

Poi però non esisterebbero posti come il Lussemburgo dove molti si sono trasferiti qui proprio per quella necessità di presenza fisica che c'è nel mondo del lavoro e non ci sarebbero feste come quella di ieri sera con 50 persone provenienti dai posti più svariati: Turchia, Georgia, Francia, Germania, Spagna, Italia e via dicendo.
E lavorare sarebbe decisamente più noioso....e lo sarebbero anche le feste.

1 commento:

serginocapino ha detto...

Come quelle genovesi. Dove conosci tutti da 20 anni. E il 50% l hai già limonato... Il restante l ha limonato il tuo migliore amico.,,