Primo Maggio in Lux, quarto giorno di primavera l'ideale per una corsetta al parco.
E a ricominciare l'attività fisica siamo in tanti anche se non tutti si sono accorti che è iniziata la bella stagione. Per esempio questa biondina che supero con un certo slancio al primo chilometro è imbardata come per una corsa in montagna: pantalone tecnico, maglia a maniche lunghe e tanto di fascia in testa. Buon passo però.
Arranco per le salitine, scatto vicino al fiume, ma la gamba è corta, fa fatica a carburare. Sarà la scarsa forma fisica o forse l'età, ma al quinto chilometro il polpaccio diventa una pietra, resisto un po' ma non vale la pena di farsi male a inizio stagione. Dovevo prendere la bicicletta, pedalando su e giù per il Lux mai che mi faccia male.
Non piove, l'ipod è carico, farò due passi.
Ed ecco che arriva la biondina di prima, rallenta, si ferma un secondo e mi dice:
"Bonjour"
La guardo, 26-27 anni, indago il volto per capire se la conosco, ma non mi sembra.
"Vous ne continuez pas?"
Mi guardo, maglietta rossa dei campionati provinciali UISP di Roma e pantaloncini Adidas che da quante volte li ho lavati non si intuisce più il colore originale.
"Tesoro, vorrei, ma mi tira il polpaccio"
"Dommage" mi dice e zampetta via.
E io penso a tutte quelle che corrono in Corso Italia o Parco Sempione che piuttosto che rivolgerti la parola sputerebbero un pezzo di polmone.
E allora scatto, se lo merita la biondina e sembrava pure simpatica, il polpaccio cede e per poco casco per terra.
Eh si, dovevo proprio prendere la bicicletta.
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